Con il decreto legge 19 del 2 marzo 2024 viene definito il piano Transizione 5.0 all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le nuove disposizioni sono volte a un nuovo paradigma industriale: l’Industria 5.0.
L’Industria 5.0, definita dalla Commissione Europea come un completamento dell’Industria 4.0, rappresenta più una rivoluzione culturale che industriale. Questo nuovo modello promuove un’industria che va oltre l’efficienza e la produttività come unici obiettivi, rafforzando il suo ruolo e contributo alla società. Si tratta di una trasformazione che colloca l’industria nella contemporaneità, adattandola alle sfide e alle esigenze attuali.
Integra gli sviluppi della precedente Industria 4.0 con un focus esplicito sul personale, sull’ambiente e sull’esperienza del cliente.
I valori che guidano la transizione industriale
Il cambiamento verso l’Industria 5.0 è guidato da valori fondamentali che ne definiscono la direzione e l’importanza per il futuro dell’industria. Tra questi valori troviamo:
- Sostenibilità: La sostenibilità ambientale è un pilastro centrale dell’Industria 5.0, che mira a ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi e a promuovere pratiche e tecnologie eco-friendly.
- Innovazione: L’Industria 5.0 promuove l’innovazione continua, incoraggiando l’adozione di tecnologie all’avanguardia per migliorare l’efficienza, la qualità e la personalizzazione dei prodotti.
- Inclusività: Questo nuovo modello industriale valorizza la collaborazione tra diversi attori, inclusi lavoratori, aziende, istituzioni e comunità, promuovendo un approccio inclusivo e partecipativo.
- Responsabilità sociale: L’Industria 5.0 si impegna a creare valore non solo per l’azienda ma anche per la società nel suo complesso, attraverso la creazione di posti di lavoro sostenibili, l’adozione di pratiche etiche e la promozione di un impatto positivo sulle comunità.
- Orientamento al cliente: La centralità dell’esperienza del cliente guida il cambiamento verso l’Industria 5.0, con un’attenzione crescente alle esigenze individuali e alla personalizzazione dei prodotti e dei servizi.
Questi valori non solo guidano il cambiamento verso l’Industria 5.0 ma rappresentano anche un’opportunità per creare un settore industriale più responsabile, efficiente e orientato al benessere delle persone e dell’ambiente.
Cosa si intende per industria 5.0?
L’Industria 5.0 rappresenta un nuovo approccio industriale che integra l’innovazione tecnologica con valori umani e ambientali. Questo modello mette al centro delle operazioni non solo l’efficienza e la produttività, ma anche la sostenibilità, l’esperienza del cliente e il coinvolgimento dei lavoratori. L’Industria 5.0 si propone di superare i limiti dell’automazione per favorire la collaborazione tra macchine e persone, creando così un ambiente produttivo più flessibile, responsabile e orientato alla personalizzazione dei prodotti e dei servizi. In sostanza, l’Industria 5.0 mira a trasformare l’industria non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche culturale, promuovendo un’evoluzione che tenga conto delle sfide e delle opportunità del mondo moderno.
Cosa prevede il Piano Transizione 5.0?
Il Piano Transizione 5.0 prevede una serie di opzioni di investimento agevolato, focalizzate sul potenziamento dell’efficienza energetica, sull’adozione di tecnologie all’avanguardia e sulla promozione della sostenibilità per tutte le imprese residenti e le organizzazioni presenti sul territorio, indipendentemente dalla loro forma giuridica, settore economico, dimensione o regime fiscale.
Come funziona il credito d’imposta?
Grazie alla Transizione 5.0 alle aziende viene riconosciuto un credito d’imposta automatico, con aliquota variabile in base ai risultati raggiunti, e non vincolato al settore e alle dimensioni della stessa.
Il credito d’imposta, che può essere usato solo in compensazione, varia dunque in base all’entità degli investimenti e alla percentuale di riduzione dei consumi energetici ottenibile.
Gli importi non utilizzati entro il 31 dicembre 2025 possono essere utilizzati gli anni successivi in cinque quote annuali.
Le aliquote per le agevolazioni
- Aliquota base: Le imprese che raggiungono una soglia minima di riduzione dei consumi energetici possono beneficiare di un credito d’imposta base, che può variare tra il 10% e il 20% degli investimenti effettuati.
- Aliquota incrementata: Le aziende che superano la soglia minima e raggiungono una riduzione dei consumi energetici più significativa possono ottenere un’aliquota incrementata, che può variare tra il 20% e il 30% degli investimenti.
- Aliquota massima: Per le imprese che ottengono una riduzione eccezionale dei consumi energetici e dimostrano un impegno particolare verso la sostenibilità e l’innovazione, è prevista un’aliquota massima del 30% al 40% sugli investimenti.
Quali sono le tecnologie abilitanti?
Per accedere alle agevolazioni dell’Industria 5.0 nel quadro della Transizione 5.0, le aziende possono seguire diversi approcci mirati a promuovere l’efficienza energetica e l’innovazione tecnologica.
Una via consiste nel miglioramento dell’efficienza energetica, mediante l’acquisizione di nuovi strumenti che incrementino la produttività e riducano i consumi energetici, con l’obiettivo di rendere la produzione più sostenibile e di abbattere i costi operativi.
Un’altra possibilità è l’adozione di tecnologie innovative, come Intelligenza Artificiale, robotica avanzata, stampa 3D, Internet of Things e cloud computing. Queste soluzioni consentono di aumentare la produttività, ottimizzare i processi e mantenere la competitività sul mercato globale.
Inoltre, il Piano Transizione 5.0 favorisce le imprese che investono in tecnologie sostenibili, quali le energie rinnovabili. Queste aziende hanno diritto alle agevolazioni previste dall’Industria 5.0, come un credito d’imposta maggiorato rispetto alla Transizione 4.0, purché raggiungano una specifica soglia di riduzione dei consumi energetici entro il 2024-2025. Queste misure incentivano l’innovazione e la sostenibilità nel panorama industriale, contribuendo alla crescita delle aziende e all’evoluzione verso un’economia più verde e efficiente.
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