Cosa significa avere un impianto con certificazione ATEX?
L’acronimo “ATEX” deriva da “ATmosphere EXplosive” e si riferisce a un’atmosfera in cui è presente una miscela di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori, nebbie o combustibili in polvere, che può causare un’esplosione in determinate condizioni.
Queste condizioni includono la presenza di un innesco che provochi la combustione della miscela infiammabile. Per le aziende che producono macchinari per la produzione alimentare, la certificazione ATEX è di fondamentale importanza per garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti.
Affinché si formi un’atmosfera potenzialmente esplosiva, la sostanza infiammabile e/o combustibile deve essere presente in una determinata concentrazione; se la concentrazione è troppo bassa (miscela povera) o troppo alta (miscela ricca) si ha una scarsa tendenza alla formazione di una esplosione ma si può produrre una reazione di combustione, oppure nessuna reazione.
La classificazione delle AREE ATEX
La classificazione delle AREE ATEX, ossia dei luoghi di rischio, è un metodo per analizzare e classificare l’ambiente dove si possono formare atmosfere esplosive per la presenza di gas o polveri, al fine di facilitare la corretta scelta, installazione e funzionamento delle apparecchiature da impiegare con sicurezza in tale ambiente.
La classificazione AREE ATEX tiene anche in considerazione le caratteristiche di accensione del gas o delle polveri, quali l’energia e la temperatura di accensione.
La classificazione dei luoghi ha due obiettivi principali:
- la determinazione del tipo di zona pericolosa
- l’estensione della zona.
Nel determinare dove può manifestarsi un’emissione di gas o polvere infiammabile, occorre valutare la probabilità e la durata dell’emissione, in base al grado di emissione. Per ciascun grado di emissione, sono valutati i fattori necessari per stabilire la base di partenza per valutare la presenza o meno di un’atmosfera esplosiva e per determinare eventualmente il tipo e l’estensione delle zone pericolose.
I gradi di emissione della sorgente
La normativa ATEX EN 60079-10-1 distingue tre Gradi di emissione della sorgente:
Grado di emissione continuo [3.4.2]
Emissione continua oppure che è prevista avvenire frequentemente o per lunghi periodi. NOTA: Entrambi i termini “frequentemente” e “lunghi” sono previsti per descrivere una probabilità estremamente elevata di una potenziale emissione. A tale proposito, questi termini non devono essere necessariamente quantificati.
Grado di emissione primo [3.4.3]
Emissione che può essere prevista avvenire periodicamente oppure occasionalmente durante il funzionamento normale
Grado di emissione secondo [3.4.4]
Emissione che non è prevista avvenire nel funzionamento normale e, se essa avviene, è probabile accada solo poco frequentemente e per brevi periodi.
Tipologie di zone e categorie di apparecchiature per la classificazione ATEX
La classificazione delle zone ATEX e delle categorie di apparecchiature rappresenta un sistema fondamentale per gestire i rischi legati alla formazione di atmosfere esplosive in ambienti industriali. Questo sistema, originariamente definito dalla CEI (1986), dal Ministero del Lavoro (1988) e dal Ministero dell’Industria (1991), è stato ulteriormente perfezionato con l’introduzione della direttiva ATEX. Quest’ultima, anziché fare riferimento alle zone, si concentra sulle categorie di apparecchiature, considerando la probabilità di formazione di una miscela esplosiva e la natura della miscela stessa (gas o polvere).
Le tipologie di zone ATEX si distinguono in base alla presenza e alla probabilità di formazione di atmosfere esplosive:
- Pericolo permanente: si riferisce a situazioni in cui la miscela esplosiva è presente costantemente, rappresentando un alto rischio.
- Pericolo frequente: indica la probabilità elevata di formazione di una miscela esplosiva durante il funzionamento normale dell’impianto.
- Pericolo occasionale: si verifica solo in casi di funzionamento anomalo dell’impianto, rappresentando un rischio più limitato.
Presenza di polveri e gas secondo la certificazione ATEX
Questi rischi sono poi associati a tre tipologie di zone in base alla presenza di gas e polveri.
GAS
0: Presenza permanente-> 1G
1: Presenza occasionale-> 2G o 1G
2: Presenza rara-> 3G, 2G o 1G
POLVERI
20: Presenza permanente-> 1G
21: Presenza occasionale-> 2G o 1G
22: Presenza rara-> 3G, 2G o 1G
Categorie di apparecchiatura secondo la certificazione ATEX
Questi rischi sono poi associati a tre categorie di apparecchiature, che determinano il livello di protezione:
- Categoria 1: offre un livello di protezione molto elevato, indicato quando la miscela esplosiva è presente costantemente, per lunghi periodi o frequentemente.
- Categoria 2: fornisce un livello di protezione elevato, indicato quando è probabile la formazione di una miscela esplosiva.
- Categoria 3: offre un livello normale di protezione, indicato quando la probabilità di formazione di una miscela esplosiva è bassa e questa rimane solo per brevi periodi.
Le zone in cui installare gli impianti di produzione alimentare industriale dotati di certificazione ATEX di Inox-fer
Considerando la funzionalità dei macchinari Inox-fer, è importante notare che i miscelatori possono essere collocati in zone potenzialmente esplosive e necessitano di certificazioni adeguate. I nostri macchinari sono certificati per le categorie e le condizioni ambientali previste: offrono una solida base per garantire la protezione degli operatori e la continuità delle attività in ambienti industriali complessi e a rischio.
Possiamo fornire materiale per la produzione nelle seguenti tipologie di zone:
Zona1 2G
Questa zona indica la presenza di gas infiammabili in forma di atmosfere esplosive in modo occasionale. La categoria 2G implica che le apparecchiature utilizzate in questa zona devono garantire un elevato livello di protezione contro gli scoppi. Ciò significa che devono essere progettate e costruite con materiali resistenti e adeguati agli ambienti potenzialmente pericolosi, come l’acciaio inossidabile in questo caso.
Zona 21 2D, per Cat. 3G e 3D
In questa zona, ci sono polveri combustibili che possono formare atmosfere esplosive in modo occasionale. La categoria 2D richiede apparecchiature con un livello di protezione elevato contro le esplosioni dovute a polveri. Tuttavia, è importante notare che per le categorie 3G e 3D (indicanti una presenza più rara di gas o polveri infiammabili), è necessario considerare misure aggiuntive di protezione e sicurezza, garantendo che le apparecchiature siano in grado di gestire situazioni di rischio meno frequenti ma più pericolose.
Zona 22
Questa zona è dedicata esclusivamente ai componenti elettrici che possono essere utilizzati in ambienti in cui la formazione di atmosfere esplosive è rara o assente. Le apparecchiature elettriche destinate a questa zona devono essere progettate e costruite con standard elevati di sicurezza, includendo isolamenti appropriati e materiali resistenti alle condizioni ambientali specifiche. È importante notare che per questa tipologia di area possiamo fornire macchinari con certificazione ATEX solo relativa ai componenti elettrici e non interi macchinari.
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